Renzo

Grosselli

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Renzo Maria Grosselli  (nato a Trento il 12 gennaio 1952) è uno storico dell’emigrazione italiana, poeta e scrittore.
Per vivere, durante 21 anni ha fatto anche il giornalista, finendo questa corsa con la qualifica di inviato speciale. Ha al suo attivo quasi una trentina di libri editi.

“Un lavoro serio, che rimarrà… la figura vibrante di questo profondo ricercatore” (<Correio Riograndense> di Caxias do Sul). 

Le arie pure e libere del Plata (2022)

L’emigrazione trentina in Argentina (1870-1914)

I flussi migratori dal Trentino verso l’Argentina tra il 1870 e la Grande Guerra. Dai salesiani “Ompen” e Stefenelli, alle colonie del Chaco e di Formosa. Dalle golondrinas agli edificatori di La Plata.

Rio Dos Cedros nella nostra mente (2022)

Una comunità trentino-tirolese del Brasile tra storia, identità e mito
Il profumo dell’identità culturale  di una popolazione che era partita da Trento 150 anni dopo: 35 interviste, 52 testimoni.
<Mi son talian, nato nel Brasil>

Un urlo da San Ramon. La colonizzazione trentina in Cile
1949-1974, (2011)

Dopo tre cicli di ricerca sul campo e negli archivi in Cile, Grosselli ha pubblicato questo libro per il Museo Storico in Trento.

Le due apocalissi, Gli ultimi (2020)

In questa ultima opera sono riproposte le conversazioni avute con sei coppie di anziani contadini, ormai da generazioni brasiliani ma con comportamenti, valori e miti che molte volte sono provenienti dalla terra di origine degli avi: lingua, cucina, religiosità, ma anche architettura rurale e vita agricola. Per riscoprire un trentino subtropicale ma anche brandelli di tradizioni che da noi sono sparite…

Noi TiroRio dos Cedros nella nostra mente.lesi sudditi felici di Dom Pedro II, (1999)

L’indimenticabile amico, il frate brasiliano Rovilio Costa, ha pubblicato con la sua casa editrice Est Edições di Porto Alegre questo libro distribuito, in lingua italiana, in Brasile. Lo stesso è poi uscito in copia anastatica in Italia, per conto della Provincia Autonoma di Trento, su suggerimento dell’allora assessore Iva Berasi.

Vincere o morire. Santa Catarina 1875-1900, (1986)

Tradotto e lanciato in Brasile dall’Università Federale di Santa Catarina: “Un’opera che presenta gli studi migliori sinora pubblicati sulla regione di S. Catarina. Un autore che fa della ricerca un ideale ed una espressione di gratitudine alla ricchezza culturale che ricevette”

Hanno scritto di lui….

  • Su “Il Tirolese”

    "Stiamo valutando la possibilità di andare a Rai Cinema subito"

    Il regista cinematografico Dario Baldi

  • Su “Il Tirolese”

    "Quando si dice “divorare un libro”. Per la scorrevolezza dello stile, per la tematica, per la calda partecipazione dell’autore alla vicenda raccontata"

    Flavia Lepre a Radio Rai

  • Su “Il Tirolese”

    "Un’epopea sconvolgente. Nulla è superfluo, il tuo realismo scioccante, convince"

    Giorgio Jellici, scrittore

  • Su “Il Tirolese”

    "E’ una grande Macondo"

    Il poeta Luigi Ballerini

  • Su “Il Tirolese”

    "Un racconto di grande forza espressiva"

    Il poeta Paolo Ruffilli

  • Su “Il Tirolese”

    "Il testo quasi si beve… centocinquanta pagine da leggersi tutte d’un fiato"

    Mario Bernardo, comandante partigiano e maestro di cinema

  • Su “Il Tirolese”

    "La sua opera vince mirabilmente in autenticità e forse di scrittura tutti i banali e ripetitivi romanzi ora di moda"

    Giorgio Bàrberi Squarotti, sommo conoscitore della letteratura italiana

  • Su “Un Paese”

    "Grosselli è uno fra quelli che sanno far parlare la gente, e che sanno pure ascoltare: così riesce sempre a captare la sottile epopea che si cela all’interno di qualsiasi vissuto e proiettarla, spesso con l’estasi di una vera e propria riscossa esistenziale, di una specie di redenzione, in una scrittura sua propria, di robusto tono letterario"

    Giovanni Kezich, direttore del Museo degli usi e costumi della gente trentina di San Michele all'Adige

  • Su “Noi Tirolesi”

    "E’ la storia dell’emigrazione in Brasile di alcune migliaia di abitanti del Trentino, di lingua italiana… e allo stesso tempo, la storia di tutta l’emigrazione italiana in direzione della Terra di Cabral durante la fase imperiale"

    Luis. A. De Boni, docente alla P.U.C. di Porto Alegre e uno dei maggiori conoscitori della storia dell'immigrazione italiana in Brasile

  • Sulle “indagini brasiliane”

    "Renzo Grosselli ha prodotto opera storica ma anche opera sociologica e di antropologia culturale , di costume, di vita quotidiana, osservando allo stesso tempo attualità e passato, le comunità italo-brasiliane di origine trentina nel Brasile e i luoghi centrali della diaspora trentina in Italia. Veramente, l’opera di Grosselli interessa la conoscenza di una totalità"

    Pasquale Petrone, il santone brasiliano degli studi sull’immigrazione italiana in Brasile e sulla cultura italo-brasiliana

  • Sulle “indagini brasiliane”

    "Costituiscono contributi inestimabili dal punto di vista storico e sociologico per l’approccio fin nei particolari agli emigranti che dovettero fuggire da una situazione critica e degli immigranti che arrivarono ed ebbero bisogno di ricostruire le loro vite, integrandosi alla società di adozione"

    La storica paranaense Altiva Pilatti Balhana

  • Su “Vincere o Morire”

    "Una disponibilità all’avventura della ricerca che nessuna barba di accademico potrebbe mai surrogare con gli strumenti ordinari, e per così dire, sedentari dello storico"

    Lo storico e intellettuale trentino Fabrizio Rasera

  • Su “Vincere o Morire”

    "Un lavoro magnifico"

    Mario Gardelin rettore Università di Caxias do Sul

  • Su “Vincere o Morire”

    "Un’opera che presenta gli studi migliori sinora pubblicati sulla regione di S. Catarina. Un autore che fa della ricerca un ideale ed una espressione di gratitudine alla ricchezza culturale che ricevette"

    Rovilio Costa, profondo studioso dell'immigrazione italiana in Rio Grande Sul (Brasile), editore ed intellettuale organico del popolo "taliàn"